BIOGRAFIA
Claudia “Caia” Grimaz, è stata una cantante e attrice friulana, formatasi in regione e affermatasi come interprete di musica popolare e colta, a livello nazionale e internazionale. La sua voce, definita da tutti sublime, ha costituito lo strumento di una passione solida e profonda, ispirata dai valori artistici e dall’amore per la sua terra. Il suo carattere gentile e la sua straordinaria personalità, l’hanno portata ad essere un maestro colto e corretto ed un’artista a tutto tondo, capace di conquistare attenzione e successo non solo entro i confini del suo Friuli, ma anche in tutta Italia e all’estero.
Gli esordi
Si diplomò in canto al conservatorio “Tomadini” di Udine e fu docente di canto al liceo musicale “Percoto” di Udine e, successivamente. al liceo musicale “G. Carducci” di Trieste. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo risale al 1989, quando a 19 anni debuttò come attrice, in “Minnie la candida” di M. Bontempelli, “Terzo tempo” e lo studio su “Oceano Mare” di A. Baricco, per la regia di M. Somaglino. Fin da giovanissima, quindi, lavorò nelle più importanti produzioni regionali e con la maggior parte degli attori e dei musicisti friulani.
Partecipò a diversi spettacoli teatrali di commedia dell’arte e musicali, e allo studio del canto popolare, iniziando la collaborazione con Giovanna Marini. Negli anni ’90 venne coinvolta in numerosi spettacoli, tra teatro e musica, legati al recupero delle tradizioni, oltre che all’impegno civile. Tra le prime e principali esperienze la ricordiamo in “Bigatis” con la regia di Gigi Dall’Aglio, interpretò Corifea ne “I Turcs tal Friul” di Pier Paolo Pasolini, con la regia di Elio De Capitani e musiche di Giovanna Marin, con la quale successivamente lavorò in “Orestejia”, per la regia di Marijnen nel Teatro Reale Flammingo di Bruxelles.
Claudia restò sempre a contatto con le migliori espressioni artistiche del nostro tempo, grazie a una solida formazione, che la portò ad essere una delle più ricercate cantanti e interpreti di musica popolare a livello internazionale.
Un infaticabile impegno per la musica
Nel 2002 partecipò alla Biennale di Venezia come cantante per le Commissioni Nuova Musica, mentre nel 2003 iniziò la collaborazione con il quartetto vocale francese Sanacore, dedito al canto popolare polifonico italiano, con il quale si esibì in tutta Europa. Dal 2006 fu membro dell’ensemble vocale Oktoechos diretto da Lanfranco Menga, dedito all’esecuzione del repertorio vocale dei secoli XII e XIII. Collaborò con l’Ensemble cameristico Sergio Gaggia, partecipando a diverse produzioni, tra le quali Pierrot Lunaire di Schönberg e i Concerti del Quirinale.
Nel maggio 2005 fu protagonista nel concerto teatrale per la Resistenza “Achtung Banditi”, per la regia di Massimo Somaglino. Nell’aprile 2011 fu attrice e cantante nello spettacolo “Né come in sonno né come in veglia” su musiche e tradizioni dell’Armenia, assieme all’Anait Ensemble col quale avrebbe prodotto, nel 2013, anche lo spettacolo “Orient Express”.
I progetti ai quali prese parte e le associazioni culturali con le quali collaborò nel corso della sua splendida carriera sono davvero incalcolabili. La sua meravigliosa voce da soprano, una speciale leggerezza, l’umiltà con cui si avvicinava alle persone e quel non prendersi troppo sul serio che è caratteristica di chi è bravo davvero, la resero un’interprete raffinata del canto in marilenghe, tanto che, nel 2012, vinse con il brano di Gigi Maieron “Dal balcon al ven binore”, il Festival della Canzone Friulana.
Emozionante e originale fu il suo lavoro da autrice, insieme alla cantante salentina Enza Pagliara, sulle poesie di Pierluigi Cappello, nello spettacolo “Cjant pai tiei deits”. Nel luglio 2015 fu attrice e cantante nello spettacolo “Colonie” di Loris Vescovo e Giorgio Olmoti che debuttò in prima assoluta al Mittelfest di Cividale del Friuli. Nel dicembre 2015 fu interprete nello spettacolo “Suite in forma di rosa”, un omaggio dedicato alla persona e al poeta Pier Paolo Pasolini con la regia di Massimo Somaglino.
Dal 2006 fu direttrice del Coro multietnico femminile La Tela, un coro nato come “posto per le donne” e che, grazie alla bravura di Caia, fu presente in tanti luoghi del Friuli e all’Estero per portare un messaggio di inclusione femminile. Dal 2011 fu direttrice del Coro Popolare della Resistenza di Udine: ancora una volta aveva messo la sua professionalità e umanità al servizio di progetti importanti, seguiti con devozione. Assieme allo storico Angelo Floramo, partecipò come cantante allo spettacolo “Bastiancontrarie”, storie di donne libere e disobbedienti, recital per due voci, commissionato da Dedica Festival di Pordenone.
Continuò a lavorare per tutta la vita tra teatro e musica, profondamente stimata da allievi, colleghi, amici, per le sue le doti artistiche e umane. L’ultimo progetto musicale al quale ha lavorato nel corso del 2021, è stato l’omaggio a John Coltrane “Un Amore Supremo – Musica fra terra e cielo”, con il trio jazz di Francesco Bearzatti, Luca Colussi e Gianpaolo Rinaldi (testo di Valerio Marchi), al cui debutto non potè partecipare per il peggioramento delle sue condizioni di salute.
Nell’agosto del 2021, ci ha lasciato un’eredità artistica unica e indimenticabile.