Ogni uomo è un sole

Maggio 11, 2011
Udine

Mercoledì 11 maggio 2011
teatro San Giorgio – Udine
ore 20:30

VICINO/LONTANO 7a edizione – Premio Terzani
confronti, incontri, mostre, spettacoli

EVENTO SPECIALE VICINO/LONTANO 2011
OGNI UOMO E UN SOLE
La parola errante di Armand Gatti letta da Massimo Somaglino
con la partecipazione di Daniele D’Agaro
e del Coro-Laboratorio “La Tela” diretto da Claudia Grimaz
Testi di Armand Gatti, presente in sala
Traduzione di Francesca Novajra
L’albero in scena è di Giancarlo Venuto
Regia di Massimo Somaglino

È in campo di concentramento che Gatti ha la rivelazione del teatro, mentre tre rabbini lituani recitano una pièce, certo rudimentale, ma nello stesso tempo essenziale.
Tre le frasi ripetute come in una preghiera: «lo sono stato, io sono, io sarò».
“Non posso considerare – dice Gatti – il teatro come un mezzo per divertirsi, per distrarsi. Preferisco concepirlo come un perpetuo mezzo di liberazione dai pregiudizi e dalle ingiustizie, dalle forme di pensare che incatenano”.
Vengono letti tre frammenti della vastissima opera di Armand Gatti: un ricordo del maquis, la Resistenza; un breve poema teatrale dal titolo Mortoperaio; e un frammento dell’Attraversamento del linguaggio, la sua ultima opera scritta, dove dichiara: “Il solo linguaggio che corrisponde all’idea che io mi faccio della poesia, e il linguaggio possibilista dei quanti. Per loro 2+2 può anche fare 8,16 o 42 oltre che 4, perché non sono settari”. Una provocazione che sollecita importanti interrogativi di ordine formale e sostanziale.